UN BUON MENTAL COACH

un metal coach bravo

Faccio il mental coach da diversi anni, all’inizio solo con imprenditori e professionisti poi, allargando il mio raggio d’azione, anche in ambito sportivo e privato.
Non so se sono un buon mental coach, di sicuro il mio scopo è aiutare le persone a essere protagoniste da Oscar della loro miglior storia possibile.

Mi accorgo però che, la maggior parte di loro, non ha ancora ben chiaro che cosa fa esattamente e quanto possa essere importante il lavoro con un mental coach, per il suo percorso professionale, sportivo e di vita.
Di conseguenza pensa di non averne bisogno.

Quando poi decide di approcciarsi all’argomento, ha difficoltà a scegliere quello giusto perché, il più delle volte, associa la professione all’ambito sportivo, con un ruolo molto stereotipato.
Immagina il mental coach esclusivamente nel personaggio di Tony Manero / Al Pacino in “ogni maledetta domenica”.

In questo post vorrei  rispondere ad alcune delle domande che mi vengono rivolte più spesso:

• Chi è il Mental Coach?
• Cosa fa il Mental Coach?
• Chi ha bisogno del Mental Coach?
• Perché dovrei rivolgermi a un Mental Coach?
• Qual è la differenza tra uno Psicologo e un Mental Coach?
• Come scegliere il Mental Coach giusto?

CHI È IL MENTAL COACH?
Il mental coach è un allenatore mentale. Un professionista che aiuta il suo cliente a costruire  il futuro che desidera e che lo stimola a mettere in campo tutte le risorse necessarie perché quel futuro diventi realtà.

Vediamo quali sono le caratteristiche principali di un buon mental coach:

• È una persona empatica, che ti trasmette emozioni positive e sa ti ascoltare.
• È una persona coerente. Il suo comportamento e il suo modo di rapportarsi con gli altri, è in linea con ciò che dice e che scrive.
• Ha una storia trasparente e un’etica professionale che segue come una sorta di faro.
• Sia che si trovi a operare in ambito life, aziendale, sportivo, sa metterti a tuo agio e nello stato ideale per poter lavorare su di te, estrarre il meglio delle tue risorse e utilizzarle per raggiungere quello che per te è importante.
• Non ti dà risposte. Con le giuste domande, ti aiuta a scavare, esplorare e a trovarle da solo.

COSA FA IL MENTAL COACH?
Il Mental Coach, porta il suo cliente a lavorare in diverse aree della sua vita:
• Ambiente
• Capacità
• Comportamento
• Energia
• Identità
• Scopo e Obiettivo
• Spiritualità
• Valori e Convinzioni

Durante questo lavoro articolato, ci sono alcuni passaggi che un buon mental coach deve saper gestire, per aiutare il cliente a ottenere risultati. Deve:

• Saperlo ascoltare
Saper ascoltare è una delle qualità più importanti di un buon mental coach, perché gli permette di scoprire i veri bisogni e i sogni del suo cliente.
• Fargli domande potenzianti
Dopo averlo ascoltato, grazie alla sua abilità nel porre le domande giuste, lo aiuta a esplorare ed esplorarsi. Lo aiuta a guardare nella direzione a lui più utile e a osservare le situazioni da angolazioni a lui magari sconosciute fino a quel momento.
• Accrescerne la consapevolezza
Grazie a questa esplorazione, porta il suo cliente a conoscersi più a fondo e a entrare in contatto con la sua vera essenza. Lo porta ad essere più consapevole dei suoi valori, dei suoi talenti, della sua unicità.
• Aiutarlo a ridisegnare il suo futuro
Lo aiuta a mettere a fuoco uno scopo di vita degno per il quale spendersi e un obiettivo motivante.
Lo aiuta anche a mettere in campo la strategia necessaria per avere il successo al quale ambisce, indipendentemente dal significato che ognuno attribuisce al termine successo. Il tutto senza dirgli cosa fare e la strada da percorrere.
• Aiutarlo a migliorare la sua energia
È consapevole del fatto che, uno scopo degno e un obiettivo forte, hanno bisogno dell’energia necessaria per poterli onorare e raggiungere.

Inoltre, un buon Mental Coach deve:
• Saper essere un esempio
Un buon Mental Coach sa di avere la responsabilità di dover essere un esempio per il suo cliente e sa quindi quanto sia importante comportarsi da persona coerente.
• Essere riservato
Pur essendo consapevole dell’importanza del suo ruolo nel conseguimento del risultato, è riservato, sa stare un passo indietro rispetto al suo cliente e non si intesta i meriti del suo successo.
• Saper responsabilizzare il cliente
Un buon mental coach, lavora esclusivamente per la crescita del suo cliente. Lo stimola ad assumersi le sue responsabilità perché si affranchi, nel tempo, dalla sua presenza e dai loro incontri.
• Saper dire di no
Sa fermarsi se il cliente dimostra eccessiva resistenza al cambiamento, rifiutandosi di seguire il protocollo di lavoro.
Sa anche rifiutare un contratto di consulenza, quando sente di non poter essere un valore aggiunto per il suo cliente e di non poter portare un contributo significativo al suo successo.
Non accetta inoltre di seguire troppi clienti nello stesso periodo. Se lo facesse, non potrebbe dedicare loro abbastanza tempo ed energia.
• Continuare a formarsi
Lo fa frequentando le migliori scuole, per poter essere, sempre, una risorsa importante per il proprio cliente.

Chi ha bisogno di un Mental Coach?
Chiunque abbia la motivazione di migliorarsi in qualsiasi area della sua vita, troverà grandi vantaggi nell’affidarsi a un buon mental coach.
Questo a patto che questo “chiunque” abbia un po’ di costanza e determinazione nel raggiungere i risultati. Le buone intenzioni, da sole, non conducono da nessuna parte.

L’imprenditore e il professionista.
Operando io da oltre 30 anni nell’ambito della comunicazione aziendale con
la mia agenzia, ho potuto aiutare imprenditori e professionisti a modificare la loro narrazione, a dare maggiore forza alla loro storia professionale, aziendale e di prodotto.

Tra i compiti di un buon mental coach, in ambito aziendale, ci sono anche quelli di:
• Aiutare l’imprenditore o professionista a migliorare la propria leadership.
• Aiutarlo a motivare e gestire al meglio il rapporto con dipendenti e collaboratori.
• Allenare questi ultimi al gioco di squadra, per creare teams affiatati e produttivi.
• Aiutarlo a gestire al meglio e rendere più produttivo il rapporto con i clienti.

leggi anche:
• Perché un imprenditore può aver bisogno di un mental coach
• Cosa posso fare per te: Executive Coaching

Lo sportivo
È ormai un fatto appurato: nello sport, la preparazione mentale, conta almeno quanto quella atletica e tattica. Non tenerne conto, significa gareggiare con il freno a mano tirato e  compromettere così le possibilità di successo.

Un buon Mental Coach aiuta l’atleta a gestire al meglio:
• Convinzioni
• Comunicazione interna
• Concentrazione e focus
• Stato emotivo
• Respirazione
• Fisiologia

Prima, durante e dopo la gara.

Leggi anche:
• Cosa posso fare per te: sport coaching

Chiunque sia interessato al proprio miglioramento personale
Chiunque sia interessato a migliorarsi e sia dotato di determinazione e motivazione, può trarre grandi benefici dal lavoro con un buon mental coach.
Questi lo potrà aiutare a:
• Gestire al meglio le proprie emozioni
• Aumentare la propria autostima
• Crescere come individuo
• Affrontare al meglio i problemi della vita
• Migliorarsi in ambito sentimentale o lavorativo
• Spendersi per uno scopo o per un obiettivo stimolante.
• Raggiungere il successo personale, indipendentemente dal significato che attribuisce
 a questo termine.

Leggi anche:
• Cosa posso fare per te: life coaching

Perché dovrei rivolgermi a un mental coach?
Perché molto spesso, da soli, ci incartiamo. Fatichiamo a cambiare prospettiva e continuiamo a osservare le cose dalla stessa angolazione. Così finiamo per immaginarci il futuro (molte persone faticano oltretutto a visualizzare) con gli stessi identici contorni di quel passato che, magari, non ci ha regalato le soddisfazioni che speravamo.

Come scegliere il mental coach giusto?
Leggi, se possibile, quello che scrive. Se ti trovi sulla sua lunghezza d’onda, contattalo e chiedi un appuntamento gratuito. Fagli tutte le domande che ritieni necessarie, compreso come lavora e a quali condizioni. Verifica il suo grado di empatia, la sua coerenza e la sua disponibilità a lavorare con te.
Del resto, quello che vi attende, è un gioco di squadra che può durare un tempo indefinito, dovete pur capire se siete fatti l’uno per l’altro.

Qual è la differenza tra uno psicologo e un mental coach?
Mentre lo psicologo o lo psicoterapeuta trattano le malattie mentali e si occupano esclusivamente di clinica e patologia, posizionando il loro focus sul passato o sul presente, il mental coach è un professionista, non necessariamente laureato, focalizzato principalmente sull’aiutare il proprio cliente a raggiungere i suoi obiettivi futuri e vivere la vita che desidera.

Detto ciò, anche un buon mental coach può aiutare il suo assistito a capire come il passato stia condizionando il suo presente. Questo solo per eliminare quelle zone d’ombra o ostacoli che potrebbero rallentare il suo percorso verso obiettivi futuri.

Tu come la pensi?
E per te, quali doti o caratteristiche dovrebbe avere un buon mental coach?
Qual è il motivo principale per il quale contatteresti un mental coach?

CHIEDI AL MENTAL COACH CON IL QUALE VORRESTI LAVORARE, UN INCONTRO CONOSCITIVO, SENZA IMPEGNO.
POTRAI CAPIRE COME LAVORA, COSA TI TRASMETTE E SE È VERAMENTE IL PROFESSIONISTA CHE STAI CERCANDO.

Vuoi capire come lavoro?
A questo punto, potresti chiederti se mi considero un BUON mental coach.
La risposta è che non lo so e credo comunque non stia a me dirlo.
Di certo, ambisco a diventarlo e quello appena descritto è il tipo di mental coach al quale mi ispiro da sempre. Quello al quale mi rivolgerei con fiducia.

Vuoi approfondire alcuni argomenti con me? Magari ti interessa capire come lavoro e se sono il professionista giusto per te?
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Gabriele Trabucchi

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